Macchine cippatrici per aziende vitivinicole e olivocoltori

Il cippato è divenuto, per le aziende vitivinicole e per gli olivocoltori, un prodotto interessante che può fruttare alle imprese un introito alternativo: dal legno degli scarti agricoli, derivanti dalla potatura di viti ed uliveti, si può ottenere cippato calibrato e cippatino, delle dimensioni ottimali ad essere sostituito al nocciolino (sansa), un prodotto sempre più richiesto, per alimentare caldaie termiche, ben liquidato e ultimamente utilizzato, oltre che dall’industria della carta e dei pannelli truciolari, come combustibile per gli impianti di produzione di energie rinnovabili a biomassa. Per questo, molte aziende appartenenti a questo settore scelgono di utilizzare una delle macchine della linea Chipper Energy per produrre, appunto, del cippato di qualità.

Questa macchina cippatrice o cippatore, pur essendo stata concepita per il settore forestale, è ormai utilizzata quotidianamente anche dalle imprese vitivinicole e olivocoltori. Le 3 dimensioni della gamma che possono interessare il settore vitivinicolo e olivario sono la 20, 30 e la 40, macchine che possono facilmente contribuire a integrare il reddito aziendale. Infatti, il vitivinicoltore, con attrezzature poco costose, senza dover fare grossi spostamenti e senza nemmeno dover acquisire competenze tecniche particolari riesce a creare del reddito aggiuntivo. La cosa interessante è che l’azienda vitivinicola e olearia, può lavorare in conto terzi, ad esempio proponendosi al settore della pioppicoltura, a quello comunale (suggerendo l’utilizzo delle proprie attrezzature ai Comuni che fanno raccolta centralizzata) o a quello privato (indicando una via alternativa di smaltimento a vivaisti e manutentori del verde pubblico).

Il cippato ottenuto dal legno di vite o di ulivo, è perfettamente calibrato e può essere prodotto nella dimensione desiderata. Può essere utilizzato direttamente in caldaia a cippato ma anche nella produzione del pellet.

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